PROGRAMMA:
BARONISSI, UNA CITTÀ MIGLIORE.
Il nostro programma si compone di cinque grandi categorie, che
abbracciano varie tematiche strettamente collegate tra di loro, che possono fare di
Baronissi una Città migliore: più equa, più sicura,
più giovane, più produttiva, più accogliente.
Trovi i dettagli di tutti i punti programmatici, alla pagina
programma - versione completa.
Il primo capitolo del nostro programma è intitolato «Per una Città più
equa»: ad indicare che la nostra visione,
fondata sulla centralità della persona, non si esaurisce all’inclusività, ma si
interseca con altri temi. Ci battiamo a favore dell’uguaglianza, affinché
nessuno possa rimanere indietro e tutti possano realizzarsi e contribuire a
tutelare e ad accrescere il bene comune e il pregio del territorio. Ma crediamo
che questi princìpi passino anche attraverso una fiscalità più equa e una
più concreta trasparenza amministrativa, che a sua volta non può
prescindere dall’innovazione tecnologica.
Per dare una svolta tangibile a un certo modo di fare
politica, ci siamo fatti promotori dei «Comitati di frazione». I
cittadini dovranno partecipare attivamente e continuativamente al processo
decisionale. Gli amministratori non dovranno limitarsi ad interpellarli solo
ogni cinque anni, per farsi concedere una delega di governo con cui legittimare
il proprio potere. E’, al contrario, compito degli
amministratori avvicinarsi alle persone delle periferie e del centro:
consultare, ascoltare, confrontarsi in modo permanente con la gente e
coinvolgerla nelle scelte amministrative.
L’avanzo della gestione di competenza, il fondo cassa relativo
al rendiconto finanziario del 2023, l’eliminazione degli sprechi di gestione e i
maggiori introiti derivanti dall’aggiornamento delle rendite catastali non
correttamente censite consentiranno di allargare le esenzioni ai fini TARI per
pensionati, meno abbienti e Terzo settore, di ridurre di un punto
percentuale l’addizionale comunale IRPEF e individuare fasce di
esenzione, con un risparmio per i contribuenti che, solo in quest’ultimo caso, è
di circa 170mila Euro.
Vogliamo sperimentare l’adozione della TAriffa
RIfiuti Puntuale (TARIP) in sostituzione della TARI,
per far pagare la parte variabile della tassa in proporzione agli effettivi
conferimenti di determinate tipologie di rifiuti e non in base al numero dei
componenti del nucleo familiare.
L’equità fiscale, come detto, non può prescindere dalla
trasparenza, che a sua volta si basa sulla digitalizzazione, ambito nel quale
il Comune di Baronissi presenta ritardi inaccettabili. Il portale comunale deve
essere modernizzato. I cittadini, i professionisti e le imprese devono avere la
possibilità di avviare e concludere on line gli adempimenti relativi
alle pratiche
urbanistiche (CILA, SCIA, permessi, pareri, autorizzazioni,
ecc.) e ai servizi comunali demografici, sociali, ai tributi, al protocollo e
agli atti amministrativi e devono poter verificare in qualsiasi momento l'iter
di avanzamento procedurale.
Per intercettare i fondi comunitari, nazionali e regionali,
curarne la progettualità, il monitoraggio e la rendicontazione, assegneremo uno
spazio ad un team di giovani professionisti del territorio.
La promozione di nuovi modelli abitativi, con i progetti di
co-residenza, oltre a comportare risparmio economico ed energetico
per soggetti deboli, dà loro la possibilità di godere sia di luoghi di
autonomia (camera da letto, bagno), sia di spazi di condivisione (cucina,
lavanderia, giardino, ecc.), sconfiggendo la solitudine degli anziani, avendo
più cura dei bambini e delle relazioni, con il ritorno alla socialità di
vicinato, come avveniva un tempo nei «cortili».
Per arginare gli effetti devastanti dovuti alla carenza dei
medici di base, il Comune ricorrerà a forme di collaborazione con
l’Università e l’ASL. Saranno attivati il servizio di Psicologia di Base
di cura e ad assistenza psicologica e lo Sportello della salute con cui
migliorare i servizi sanitari collettivi e individuali alla persona, chiedendo
l’utilizzo dei medici tirocinanti accompagnati dai medici volontari in pensione.
I servizi
domiciliari per i cittadini in difficoltà potranno essere
garantiti prevedendo convenzioni con tutte le farmacie.
Per le fasce deboli occorrono
percorsi formativi e tirocini finalizzati all’inserimento lavorativo. Occorrono
quote riservate alla partecipazione ad attività sportive. Per i marciapiedi,
gli edifici comunali e per tutte le strutture pubbliche devono essere
completamente abbattute le barriere architettoniche.
Una convenzione con la mensa scolastica
territoriale e la Caritas consentirà di destinare pasti ai più
bisognosi.
La partecipazione in convenzione per servizi
comunali esternalizzati sarà preclusa a chi non rispetti le norme contrattuali
e di legge nei confronti dei propri dipendenti.
Adegueremo gli alloggi provvisori di edilizia
residenziale pubblica e creeremo nuovi alloggi. Ci impegniamo a vigilare
sul regolare pagamento del canone mensile da parte degli assegnatari degli
alloggi popolari e a garantire che l'assegnazione avvenga in funzione
dell'effettivo numero di componenti di ciascun nucleo familiare.
Il secondo capitolo – «Per una Città più
sicura» – tocca una materia che spazia dalla prevenzione e repressione della
criminalità intesa nel senso tradizionale, alle politiche ambientali, alle infrastrutture,
alla pianificazione urbanistica ed edilizia, alla protezione civile.
Tutto il territorio deve essere maggiormente presidiato,
facendo anche ricorso alla vigilanza privata negli orari serali, ad integrazione del
presidio da parte della Polizia municipale e dei Carabinieri. Il Comune deve
stimolare, in ogni quartiere, la nomina di rappresentanti in continuo contatto
con la Polizia Municipale, nell'attuazione del «Controllo di vicinato».
Deve essere potenziata l'illuminazione
pubblica. E, in un
quadro di equilibrio costante tra i costi in termini di rinuncia a piccole
fette di privacy e benefici in termini di contrasto ai crimini, non può
essere negata la necessità di rafforzare il sistema di videosorveglianza,
che abbiamo in mente di realizzare ricorrendo alle strumentazioni dei privati
da agganciare ai canali forniti dal Comune.
La videosorveglianza può venire in aiuto anche come deterrente
per i reati ambientali. Sperimenteremo, a partire da Orignano,
l’installazione di videocamere nei punti di accesso verso le zone
caratterizzate da fitta vegetazione e storicamente interessate dall’abbandono
illegale di rifiuti e dalle pratiche incendiarie.
Come in tutti i settori strategici, anche in tema di difesa
dell’ambiente occorre puntare sulla pianificazione, sulla programmazione
ordinaria, sulla manutenzione costante. Le persone devono essere
informate, sulla base di appropriati monitoraggi periodici, circa la qualità
dell’acqua e la salubrità ambientale.
La sicurezza stradale richiede l’installazione di
dissuasori di velocità nei punti a maggiore densità abitativa che ne sono
sprovvisti. Richiede una cura programmata e costante del manto stradale e della
segnaletica verticale e orizzontale, con eguale attenzione al centro e nelle
frazioni, partendo dal collegamento tra Antessano e Caprecano
e dalla nuova viabilità di accesso ad Aiello. In quest’ultimo caso deve essere
assicurato il rispetto ambientale, con l’apposizione di barriere acustiche nei
tratti urbani, e che i lavori non danneggino l’abitato e non comportino
chiusure o limitazioni alla viabilità esistente.
Per Aiello, come per Acquamela,
un impegno immediato e concreto riguarda anche la regolamentazione
dell’installazione delle antenne di telefonia. Non appena sarà insediata
la nuova Giunta Comunale, stabiliremo il tassativo vincolo della distanza delle
antenne non inferiore a 150 metri dalle abitazioni. Queste limitazioni avranno effetto
su tutto il territorio comunale.
E’ necessario mettere a punto un nuovo piano di
sicurezza. C’è bisogno di un maggiore coordinamento tra le
altre associazioni presenti del territorio e la Protezione Civile, per la
quale bisogna intensificare il numero di bandi di reclutamento, investire su
sede e mezzi adeguati, così come su formazione, brevetti e patentini speciali
per i volontari.
«Per una Città più
giovane» è il titolo del terzo capitolo, dedicato alle politiche con cui contenere
l'emorragia di giovani causata tanto dalla carenza di lavoro, quanto
dall’aumento degli affitti, che incentiva le giovani coppie a migrare verso i
comuni limitrofi, dove trovano case a prezzi più accessibili.
Proponiamo convenzioni con i
proprietari dei circa 200 appartamenti privati non abitati e sfitti da almeno 3
anni presenti sul territorio comunale per riadeguarli ad alloggi di edilizia
residenziale pubblica a favore di giovani coppie.
Riqualificheremo edifici pubblici
sottoutilizzati in cui allestire spazi di co-working per promuovere l’autoimprenditorialità
giovanile e per favorire la nascita di start up o imprese
sociali, previa organizzazione di percorsi formativi adeguati.
Gli Under-35 che vogliano avviare attività
imprenditoriali devono essere guidati da funzionari e consulenti del Comune
verso tutti gli adempimenti burocratici, che devono essere ridotti nel
numero.
Per scongiurare che il disagio
psico-sociale dei giovani e giovanissimi – accentuatosi negli ultimi anni in
ragione di turbolenze e trasformazioni di varia natura – divenga strutturale
per un'intera generazione, coinvolgeremo la scuola, il mondo
dell’associazionismo e gli esperti del settore e incoraggeremo il
protagonismo alla vita della comunità da parte dei ragazzi e delle ragazze di
ogni età. Promuoveremo laboratori scolastici in grado di sviluppare le abilità
comunicative e l'autostima degli studenti. Sosterremo gli scambi di esperienze culturali in
Europa. Stimoleremo gli
enti competenti nell’estensione degli orari di servizio del trasporto pubblico
locale, per favorire la mobilità dei giovani sprovvisti di patente.
Anche lo sviluppo della Città della Medicina
costituirà un’occasione di potenziale realizzazione dei giovani, prevedendo servizi
orientati a target giovanili e dando opportunità di lavoro ai laureandi
e la realizzazione di un polo scolastico superiore.
La vicinanza nei confronti di bambini e pre-adolescenti
si traduce immediatamente in un aiuto ai loro genitori e alle loro famiglie,
verso cui il Comune deve intervenire con l’attivazione del doposcuola sociale e con patti di territorialità
per consentire l'apertura della scuola dell'infanzia e della scuola primaria nelle fasce
pomeridiane. Bisogna rafforzare il trasporto scolastico, investendo sulla manutenzione degli
scuolabus, estendendo le fermate coperte dal servizio e incrementando il
capitolato di spesa per i mezzi di trasporto rivolti ai giovani studenti, con
la possibilità – ad oggi preclusa – di accompagnamento fuori dal territorio
comunale.
«Per una Città più
produttiva» è il capitolo che contiene le proposte per risolvere le questioni che
stanno più a cuore agli imprenditori locali.
Anche in questo caso, vogliamo
rovesciare l’approccio basato sull’assenza del confronto degli amministratori
con le parti in causa. Abbiamo, così, proposto di ripristinare la Consulta dei
commercianti, assicurandone la piena autonomia dalla politica. Tra l’Amministrazione
comunale e la Consulta dovrà esserci un confronto attivo e paritetico per discutere
del rilancio del comparto.
La prima proposta da vagliare è
quella della programmazione di isole pedonali circoscritte a precisi periodi
dell’anno, in concomitanza di eventi pubblici attrattivi, da ampliare
progressivamente qualora se ne confermasse l’utilità per il commercio locale.
Vogliamo ascoltare la Consulta anche sulle ipotesi, tra loro
alternative, dell’accesso a condizioni agevolate degli operatori locali al
mercato del giovedì o dell’individuazione di un diverso giorno settimanale
riservato a un mercatino costituto da soli operatori di Baronissi.
Crediamo nel riordino della viabilità come strumento di aiuto
per il commercio e ci impegniamo, inoltre, alla costruzione di nuovi parcheggi
opportunamente segnalati, in prossimità di esercizi commerciali.
Sosterremo le attività produttive anche attraverso la detassazione
quale forma di premialità in caso di nuove assunzioni di residenti e in presenza di virtuosismi in
tema di eco-sostenibilità.
Il completamento della Città della Medicina, su
cui intendiamo puntare per tutta la durata della consiliatura, sarà d’impulso
anche per questo settore. Entro la fine del 2024 individueremo le linee
strategiche per ampliare l’opera e per avviare il vero sviluppo dell’area, in
sinergia con l’Università e coi privati, e ricorrendo alla «finanza di progetto»: insediamento delle attività produttive, alberghi e residence
per studenti e docenti, attività sanitarie e di ricerca, sia pubbliche che
private, impiantistica, pratica della medicina sportiva mediante la realizzazione di una piscina
fisioterapica riabilitativa, sportelli bancari e postali, polo biomedicale. Vogliamo affidare a un concessionario
il completamento del comparto e la gestione della locazione degli spazi agli
operatori economici secondo i prezzi e le modalità fissate dalla concessione,
scaduta la quale, il Comune diventa proprietario di quanto realizzato.
A partire dai primi mesi 6 mesi di consiliatura,
daremo vita ad un processo di rigenerazione urbana attraverso soluzioni
riconducibili all'«urbanistica tattica»: abbellire luoghi anonimi, verniciare una piazza o il
manto stradale di una piccola isola pedonale, installare panchine, fioriere,
piante, ombrelloni, può fornire, a basso costo e in tempi rapidi, originale
identità ad aree pubbliche sottoutilizzate. Può migliorarne l’attrattività e
stimolare la socialità, con ricadute positive anche per le attività commerciali
circostanti.
L’incentivazione delle presenze esterne e di un turismo
sostenibile potrà favorire le attività imprenditoriali. Il
Comune dovrà aderire ed integrare l’Accordo quadro con il Club Alpino
Italiano per la definizione della nuova mappatura dei Percorsi CAI,
con l’obiettivo di agevolare l'escursionismo consapevole e responsabile. Dovrà
favorire l'organizzazione di itinerari culturali ed eno-gastronomici. Laddove
possibile, dovrà dedicarsi all’acquisizione e al recupero di siti di interesse
storico. A ciò bisognerà affiancare l’allestimento di un portale web dedicato
alla valorizzazione delle bellezze, dei borghi e delle risorse naturali di
Baronissi.
Occorrono, più in generale, un’attenzione programmata alla
pulizia e al decoro, investimenti
sullo sviluppo urbano, sulle politiche ambientali e animaliste e sulla cultura,
puntando non più sulla quantità, ma sulla qualità: tutti temi
trattati nell’ultimo capitolo del programma, dal titolo «Per una Città più
accogliente».
Creare tante piccole opere di limitata utilità e senza un
preciso filo conduttore, organizzare tanti eventi e manifestazioni di modesto
spessore, può forse servire a posare per una foto con cui riempire le pagine social
di un amministratore, ma non sempre è utile a migliorare la qualità della
Città e la vita delle persone.
Nascerà una Fondazione a maggioranza pubblica, denominata «Baronissi
Eventi», che programmerà, ad inizio anno, il calendario di tutti gli
eventi e le manifestazioni da organizzare, curandone il coordinamento di
concerto con le varie associazioni locali, troppo spesso lasciate ai margini,
in passato, nonostante il ruolo svolto sul territorio. A tendere, queste
associazioni co-gestiranno un auditorium comunale polifunzionale atto ad
ospitare attività teatrali, cineforum e un caffè letterario.
Nei prossimi cinque anni devono essere completati numerosi
interventi, come quello riguardante la viabilità di collegamento tra via Sant’Andrea
e via Moro e l’ampliamento del tratto autostradale da e
verso Salerno, che prevede la messa in sicurezza degli svincoli per Baronissi.
Questi investimenti non dovranno distogliere l’attenzione
dalle frazioni, che hanno anche bisogno di parcheggi di prossimità. Saragnano
e Caposaragnano
rappresentano i casi più emblematici, ma non gli unici, perché la sosta degli
autoveicoli è fonte di disagi in diversi punti della Città.
L’assenza di reti fognarie in alcuni quartieri è una
questione che mina la credibilità della politica, che deve affrontarla con
un’attenzione alle risorse disponibili, alla capacità di accesso al credito e
basando gli interventi su una seria manutenzione che contrasti gli sprechi idrici, anche
attraverso l'intelligenza artificiale.
Nel quadro generale del rispetto dell'inviolabile
diritto edificatorio dei privati, manterremo come caposaldo la salvaguardia degli spazi verdi e
degli standard identitari, architettonici e ambientali del luogo. Le altezze delle
nuove costruzioni dovranno adeguarsi a quelle delle costruzioni già
esistenti, con deroghe ammesse solo in casi eccezionali e giustificati, come ad
esempio nel caso di rispetto di particolari adempimenti green. Le aree agricole e le
colline devono essere salvaguardate con vincoli paesaggistici,
divieti di modifiche diverse dal miglioramento fondiario agricolo e la difesa
della permeabilità dei suoli.
Punteremo sull’efficientamento energetico di tutti i
nuovi alloggi di edilizia residenziale e incentiveremo l’uso di energia
rinnovabile da parte di gruppi di cittadini, imprese e di tutte le entità
locali che si uniscano in comunità energetica per gestire insieme le
risorse sui loro edifici o terreni e condividere l'energia con altri membri
della comunità, razionalizzandone l'uso e riducendo la dipendenza dalla rete
elettrica tradizionale.
Garantiamo l’aumento delle performance nella raccolta
differenziata e introdurremo progetti di riciclo dei materiali dismessi nell'Isola
ecologica ma ancora utilizzabili, che saranno verificati, sanificati e rigenerati
per essere ritirati gratuitamente dai cittadini in possesso dei criteri
reddituali di assegnazione o da organizzazioni o associazioni locali che
dimostrino di poter allocare i materiali a scopo di beneficenza.
Baronissi dovrà avere, entro i primi mesi del
2025, un regolamento che disciplini la tutela degli animali,
salvaguardi il loro benessere e la loro corretta gestione nel territorio
comunale, anche promuovendo una campagna di iscrizione all'anagrafe canina,
fino a realizzare un rifugio intercomunale e un cimitero per cani.
A tutti noi sta a cuore la realizzazione del sottopasso ferroviario.
Rifuggendo da tentazioni demagogiche, bisogna ricordare che gli impedimenti
procedurali all'avvio dei lavori non rientrano nella sfera di competenza del
Comune, che tuttavia potrà e dovrà vigilare sulla questione e stimolarne la
rapida soluzione ad opera degli enti preposti. Qualora ciò non fosse
sufficiente, occorrerà intercettare le risorse per l’ampliamento della strada
di collegamento tra via Pagliara e via Macello, che favorisce l’alternativa
alla strada statale per il collegamento con l’area sud del territorio comunale,
senza l’attraversamento della strada ferrata.
Completano il quadro una serie di investimenti
volti alla creazione di nuova mobilità e la diffusione di orti comunitari su
aree verdi trascurate e marciapiedi larghi, che saranno dotati di fioriere
affidate alla cura dei residenti con lo scopo di migliorare la qualità
dell'ambiente urbano e di accrescere, nel contempo, il senso di comunità.